mercoledì 25 settembre 2013

L'angolo dei presidenti 2

Gentile nonché Gloriosa Dirigenza,

anzitutto, vi ringrazio per lo spazio concessiomi. Secondo, colgo l'occasione per esprimere un sincero "grazie" a chi apprezza il mio lavoro giornalistico.
Veniamo ora al terzo punto, cruciale ed essenziale, il quale è, ovviamente, una risposta al Presidente Saurini Matteo, fantallenatore della Sampvito. Ammetto di non essere superstizioso. Sono credente (frequento parrocchia, messa e Bruno Vespa), ma, tendenzialmente, non do adito a nessun tipo di fluidi malefici che scaturiscono, come per magia, dalle sole parole. Credo nell'amore, l'amore fra i popoli, tra le religioni e tra le diverse fazioni politiche. Se dovessi necessariamente credere a fluidi magici, ecco che l'amore sarebbe la mia prima ed unica scelta. Perciò, chiedo io, perché io e lei, signor Presidente Saurini, non ci possiamo amare? Glielo chiedo in posizione genuflessa, con le mani congiunte in segno di preghiera e con le membra deterse dopo le mie quotidiane abluzioni. Amiamoci, e tutto avrà fine.
La colpa non sta nell'abulicità di Di Natale, nello stato confusionario di Vidal o nelle telefonate notturne dello stalker Mexes (ah, piccolo appunto a proposito di quest'ultimo: se si comprano le pippe, per forza si perde). Il nocciolo della questione sta nel fatto che lei, signor Presidente, ha eretto un muro di odio nei miei confronti. Ma le mie parole, espresse l'anno scorso, celavano un amore sconfinato per lei e per la sua squadra (certo, parlo di amore platonico, sia chiaro). Io le auguravo, e le auguro tuttora, di vincere tutto, di sbaragliare la concorrenza, mentre, non so se l'ha notato, utilizzavo linguaggio e parole sprezzanti nei riguardi del suo acerrimo nemico, il Presidente Lorenzoni. Quest'ultimo stima personaggi equivoci del calibro di Ighli Vannucchi. Come posso voler male a Lei e, magari, bene a lui?

Sperando di poter riavvicinare i nostri cuori sportivi, le auguro ogni bene, al Fantacalcio, in famiglia, sul lavoro... Ovunque!

Per sempre guf... volevo dire per sempre suo

L'inglorioso reporter

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